Secondo meeting intermedio del progetto SUS-MIRRI.IT

Incontro tra le università è le istituzioni di ricerca impegnate nella rete delle collezioni microbiche italiane

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I partecipanti al meeting

Si è tenuto nelle scorse settimane, nella sede del Cnr di Roma, il secondo meeting intermedio del progetto di ricerca SUS-MIRRI.IT (Strengthening the MIRRI Italian Research Infrastructure for Sustainable Bioscience and Bioeconomy), il progetto che coinvolge diverse università e istituzioni di ricerca, tra cui l’Università degli Studi di Cagliari, con l’obiettivo di rafforzare la rete delle collezioni microbiche italiane e di garantire l’accesso alle risorse in esse conservate.

All’evento hanno partecipato, in presenza e da remoto, circa 150 tra ricercatori, dottorandi e personale tecnico delle 24 unità operative dislocate su tutto il territorio. Per l’Università degli Studi di Cagliari è intervenuta Sofia Cosentino, del dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica.

Nel corso della giornata sono stati illustrati gli avanzamenti dei lavori dei sei Work Packages in cui è strutturato il progetto: gli aspetti di gestione e di governance; la sostenibilità della infrastruttura di ricerca; l’acquisto di strumentazioni di ultima generazione e l’implementazione di procedure per la gestione in qualità e sicurezza delle collezioni microbiche; la digitalizzazione del database nazionale delle risorse microbiche; i corsi di formazione specialistica offerti alla comunità scientifica nazionale ed internazionale; i progetti rivolti a ricercatori di tutto il mondo per poter accedere alle tecnologie innovative disponibili presso le biobanche microbiche nazionali.

Il progetto SUS-MIRRI.IT, finanziato per circa 17 milioni di euro con fondi europei del PNRR, è coordinato dall’Università di Torino. Sono partner, insieme all’Università di Cagliari, le università di Genova, Milano Bicocca, Modena e Reggio Emilila, Napoli Federico II, Palermo, Perugia, Parma, Sassari, Verona, Basilicata; il Cnr, l’Enea e l’Istituto Ogs.

Ad oggi, sono 50 i ricercatori, i dottorandi e i tecnici reclutati; 25 i corsi di alta formazione erogati; 48 i lavori scientifici pubblicati. Già spesi il 77% dei fondi destinati all’acquisto di attrezzature scientifiche e tecnologiche all’avanguardia. Le unità operative hanno messo a punto 56 nuovi servizi di analisi microbiche, è stato inoltre creato il catalogo nazionale delle risorse microbiche italiane che attualmente contiene oltre 37 mila ceppi di funghi filamentosi, batteri, lieviti, microalghe e virus vegetali.

Nel catalogo sono presenti circa 400 ceppi autoctoni della Sardegna, facenti parte della collezione che il dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica di UniCa ha avviato nel 1985. A loro è dedicata una Mostra nel palazzo del Rettorato.

Per saperne di più sul progetto SUS-MIRRI.IT, consultare il link sottostante.