Come i fattori geografici possono infuenzare le dinamiche della crescita economica e come superare il divario tra Stati Uniti e paesi dell’Unione Europea?
Questi i temi al centro del convegno, organizzato dal CRENoS, che si è tenuto venerdì scorso nell’aula Magna del Rettorato, dal titolo: Old and New Regional Inequalities. Ospite d’eccezione Joaquim Martin Oliveira Counsellor al CEPII (Centre d’Etudes Prospectives et Informations Internationales) di Parigi.
Partendo dal rapporto Draghi del 2024, che ha sollevato un ampio dibattito sulle cause del persistente divario nel PIL pro capite tra Stati Uniti e Unione Europea, Oliveira, nel corso del suo intervento, ha approfondito il tema analizzando il divario di produttività non solo da una prospettiva macroeconomica, ma anche regionale.
Attraverso l’uso di dati forniti dall’OCSE, Oliveira ha messo in evidenza come le diverse strutture territoriali e i modelli di crescita influenzino la produttività nei due contesti economici. Negli Stati Uniti, la crescita della produttività è fortemente legata alla presenza di grandi aree metropolitane, mentre in Europa il modello è più eterogeneo. La minore concentrazione urbana e una convergenza della produttività meno marcata sono tra le principali cause della performance europea meno brillante.
Dall’analisi delle dinamiche di produttività sono emersi alcuni punti fondamentali per il dibattito economico europeo: il ruolo dei fattori geografici che influiscono sulle dinamiche di crescita, le differenze strutturali tra USA ed Europa, le strategie industriali e di innovazione proposte dal rapporto Draghi che dovrebbero essere integrate con approcci territoriali per garantire un effetto sistemico e coerente.
Il rapporto Draghi ha offerto all’interno dell’intervento di Oliveira, spunti cruciali per una riflessione sulle sfide future dell’economia europea, sottolineando la necessità di una strategia di crescita più attenta alle specificità regionali e alle dinamiche globali della produttività.
Il seminario, introdotto dalla docente Simona Iammarino, ha visto la partecipazione del Rettore Francesco Mola, del direttore del dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, Patrizio Monfardini e di Francesco Pigliaru.



