Università di Cagliari per Monumenti aperti: 11 itinerari da vivere

Nello scorso weekend, UniCa ha aperto i suoi spazi alla cittadinanza

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Monumenti aperti 2024

C’era tanta Università alla 38^ edizione di Monumenti aperti che si è svolta lo scorso weekend di sabato 26 e domenica 27 ottobre. Con undici luoghi aperti al pubblico, tra spazi universitari e passeggiate didattiche, UniCa ha messo a disposizione della città di Cagliari i suoi spazi e i suoi itinerari dando così l’opportunità ai circa diecimila partecipanti di vivere quelli che sono i luoghi della ricerca, della cultura e della didattica.

Visitatori e visitatrici di ogni età hanno potuto, grazie alla guida di studenti e studentesse e accolti dal personale universitario, ammirare le suggestive sale del Palazzo Belgrano, i dipinti della collezione Piloni, le cere anatomiche di Clemente Susini, le esposizioni del MUACC e il Museo di Zoologia. E ancora perdersi nei giardini dell’Orto Botanico, godere degli splendidi paesaggi e viste mozzafiato dell’area archeologia di Capo Sant’Elia e riscoprire il borgo grazie all”itinerario Trentapiedi dei Monumenti. Tra le novità di quest’anno, l’Aula Magna Maria Lai, che ospita l’installazione “Cucire e ricucire sul diritto e sul rovescio” , il Palazzo Baffi e il Palazzo delle scienze, quest’ultimo inserito nella manifestazione dopo alcuni anni di assenza.

Questi i numeri di una edizione che anche quest’anno ha registrato il maggior numero di presenze nell’Orto Botanico con 2743 partecipanti e a seguire il Palazzo del Rettorato con 1603 visitatori.

A seguire il Museo della Collezione Piloni con 1410 presenze e il Museo delle cere Clemente Susini che ha visto la partecipazione di 1070 visitatori.

Alla manifestazione inoltre ha preso parte l’Ottavo Coro ed Ensemble SONORARMONIA diretto da Sandra Ruggeri che ha eseguito dei brani popolari e tradizionali di alcuni Paesi.

Ai nostri microfoni il Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, Eleonora Todde, curatrice per Monumenti aperti di Palazzo Belgrano, Simona Campus per il MUACC e Fabio Pinna per l’area archeologica di Sant’Elia.