Una profonda riflessione sull’energia, sul passaggio dagli attuali sistemi di produzione all’impiego delle rinnovabili, passando per l’economia circolare, le comunità energetiche e l’agrivoltaico, con un’attenzione specifica alla realtà regionale sarda.
Il convegno “Traiettorie energetiche della Sardegna: dai fossili alle rinnovabili”, che si è svolto lo scorso 11 e 12 marzo nell’Aula magna del Rettorato, è stato occasione di confronto sul presente e sul futuro della transizione energetica, sulle problematiche e possibili soluzioni, sulla necessità di un dialogo costante con il territorio.
Nella due giorni organizzata dall’Università degli Studi di Cagliari, si sono alternati i contributi di esperti di diversi ambiti in materia di energia e di rinnovabili provenienti tra l’altro, dal mondo universitario, dalle imprese e da importanti istituzioni pubbliche, come Regioni, Autorità di regolazione, Ministeri e ordini professionali.
“Per noi, la transizione energetica rappresenta un tema strategico”, ha sottolineato il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, “ho spinto molto affinché l’Ateneo potesse essere presente in alcuni parternariati PNRR, specie quello sull’energia, sia per la squadra di qualità, competenza e serietà formata dai colleghi e dalle colleghe, sia perché si tratta di un aspetto in cui siamo in ritardo, non come ricerca e competenza, ma a livello di sistema e visioni programmatiche. È importante tener conto dell’ambiente, delle risorse e fare una riflessione che individui un punto di caduta tra costi e benefici e che sia improntata alla massima chiarezza”
Abbiamo intervistato Fabrizio Pilo, Prorettore al territorio e all’innovazione dell’Università degli Studi di Cagliari, che spiega ai nostri microfoni quale è lo stato dell’arte del processo di transizione energetica in Sardegna, le prospettive future e il ruolo dell’Ateneo cagliaritano.