Il 6 settembre 2024, nell’aula rossa della Cittadella universitaria di Monserrato, l’assessore regionale della sanità Armando Bartolazzi ha incontrato dirigenza e sindacati dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. A fare gli onori di casa la direttrice generale dell’Aou Chiara Seazzu e il rettore dell’Università degli studi di Cagliari Francesco Mola. Sono intervenuti tutti i direttori dei dipartimenti sanitari, i sindacati della dirigenza medica e tecnico amministrativa e i rappresentanti sindacali del comparto.
“Siamo felici della presenza dell’assessore nella nostra azienda – ha detto il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Chiara Seazzu – questa visita è molto importante in un momento così delicato per la nostra sanità”.
“Questa è una prima giornata d’incontro – ha aggiunto poi il rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Francesco Mola – a cui necessariamente dovranno seguirne altre. Dobbiamo confrontarci infatti su tutto quel mondo poco visibile che sta dietro, ma che anche sorregge, il sistema della sanità: quello delle strutture e delle tecnologie, che comporta uno sforzo enorme affinché tutto sia sempre all’avanguardia, ma anche quello della didattica e della ricerca. Noi stiamo già facendo la nostra parte. Da un lato abbiamo ampliato considerevolmente il numero programmato per Medicina e Chirurgia, aggiungendo anche l’offerta del corso in lingua inglese, dall’altro potenziato l’offerta sulle professioni sanitarie: iniziative che hanno richiesto e richiederanno non poco impegno al nostro ateneo. Sul fronte della ricerca, poi, stiamo lavorando tutte e tutti – personale universitario e non – per immaginare un percorso basato non sulle emergenze ma su una vera e propria programmazione. Quello della medicina è un sistema complesso – ha concluso il rettore – che deve ragionare in maniera integrata.”
“È una giornata importante per ampliare un lavoro di conoscenza, l’impatto con il Policlinico è meraviglioso, è uscito il sole per la sanità e per le potenzialità che intravedo in questa struttura” ha spiegato l’assessore Bartolazzi. “È il primo contesto logistico dove si può coniugare ricerca e salute: qui ci sono le potenzialità per mettere in sesto la sanità in Sardegna, il futuro della medicina è qui. È fondamentale rilanciare l’aiuto dell’università che ha un ruolo centrale: allargare la rete informativa“.
Sulle criticità della sanità pubblica nel territorio regionale, l’assessore Armando Bartolazzi si sofferma su alcuni punti: “Sussistono tre notevoli criticità: disorganizzazione generale, mancanza di comunicazione ed estrema frammentarietà delle competenze. Il mio obiettivo – sottolinea l’assessore alla sanità – sarà definire le missioni per ciascun ospedale, creare le squadre in reparto e costruire hub con prestazioni sanitarie specifiche, i cittadini non devono più partire per curarsi. Il sogno sarebbe quello di realizzare sul territorio almeno due IRCCS, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”.
Sulla carenza del personale sanitario in Sardegna: “Le assunzioni devono essere fatte, con contratto a tempo indeterminato, le risorse si trovano per sanare una situazione critica. Inoltre – conclude l’assessore Bartolazzi – le figure professionali e le differenze devono essere compensate e riconosciute. L’emergenza del pronto soccorso in estate si risolve con un’azione strutturale che deve iniziare a marzo/aprile, dove si contrattualizzano le persone per la stagione a tempo determinato nel pronto soccorso”.
Numerosi gli interventi da parte dei direttori di dipartimento e dei sindacati. “L’assessore parla la nostra lingua e siamo molto contenti”, ha detto il professor Mario Scartozzi, direttore del dipartimento delle Medicine specialistiche.