Il nostro ateneo ospita dall’8 al 10 giugno l’Assemblea della Conferenza Nazionale delle delegate e dei delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP). Per l’occasione sabato 10 si inaugura nella Casa Circondariale di Uta il nuovo Anno Accademico del Polo dell’Università di Cagliari, che lo scorso 29 settembre ha festeggiato il suo primo laureato.
La Conferenza Nazionale delle delegate e dei delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari, è stata istituita dalla CRUI nell’aprile 2018 con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio alle persone detenute o comunque sottoposte a misure di privazione della libertà personale. Sono 43 gli atenei attualmente coinvolti, circa 1400 le studentesse e gli studenti dislocati in un centinaio di istituti penitenziari. Numeri che fanno sì che oggi la CNUPP rappresenti una rete imprescindibile che consente al sistema universitario di interloquire con il sistema penitenziario.
E’ la prima volta che la Conferenza Nazionale si riunisce a Cagliari, un appuntamento fortemente voluto dal rettore Francesco Mola e organizzato dalla delegata.di UniCa alla CNUPP Cristina Cabras. Sede dell’assemblea l’aula Specchi della Facoltà di Studi Umanistici e l’aula magna del Rettorato. Tre giorni che consentiranno alle delegate e ai delegati di discutere delle linee guida degli atenei mettendo a fuoco esperienze e criticità. Aprirà i lavori il presidente del CNUPP Franco Prina (Università di Torino) con una relazione che traccerà un bilancio dell’ultimo triennio. Venerdì 9 giugno alle 16.45 è in programma una Lectio magistralis di Laura Scomparin, docente di diritto processuale penale all’Università di Torino, dal titolo “Il carcere al femminile. Diritti e genere nel mondo penitenziario”. Seguirà (ore 17.30) una tavola rotonda moderata da Cristina Cabras incentrata sul contributo delle università nell’esecuzione penale esterna e sull’importanza dei persorsi di studio come opportunità di reinserimento sociale. Interverranno, tra gli altri, Domenico Arena (Direttore generale UIEPE del DGMC presso il Ministero della Giustizia), Maurizio Veneziano, provveditore per le carceri in Sardegna; Maria Picardi e Lara Fortuna, del Coordinamento nazionale magistrati di sorveglianza (CONAMS)
Sabato 10 si inaugura a Uta l’Anno Accademico del Polo Penitenziario di UniCa
In occasione dell’assemblea nazionale CNUPP, sabato 10 giugno alla Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Uta verrà inaugurato alla presenza del Magnifico Rettore l’Anno Accademico del Polo Universitario Penitenziario (PUP) di UniCa. Parteciperanno alla cerimonia il direttore del carcere Marco Porcu e la presidente del Tribunale di sorveglianza di Cagliari Cristina Ornano. La relazione introduttiva dell’Anno Accademico è affidata a Maria Francesca Cortesi, docente di Diritto processuale penale nel nostro ateneo. L’inaugurazione avverrà in collegamento con la Casa di Reclusione Salvatore Soro di Massama (OR), l’altro penitenziario che fa parte del Polo dell’ateneo cagliaritano.
Sarà una giornata importante, che prevede anche l’intervento degli studenti. Commenta il rettore Mola:
Garantire il diritto allo studio alle persone detenute o comunque private della libertà personale è l’obiettivo dell’Assemblea della Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari, che quest’anno il nostro Ateneo ha l’onore di ospitare. Creare spazi di condivisione, diffondere la cultura universitaria al di fuori delle aule, permette al nostro Ateneo di aprirsi a realtà diverse in modo inclusivo e di perseguire la disseminazione del sapere accademico. Il Polo Universitario Penitenziario di UniCa, grazie anche al grande lavoro della nostra delegata, prof.ssa Cristina Cabras, è impegnato nel garantire ai detenuti delle carceri di Uta e Oristano il diritto allo studio, riducendo quanto più possibile l’effetto della carcerazione e promuovendo il benessere psico-fisico di quanti sono sottoposti a misure di privazione della libertà. Lo strumento della cultura accademica è un mezzo per raggiungere questo importante obiettivo.
29 settembre 2022, il primo laureato del Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Cagliari
Il Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Cagliari è nato nel 2018 insieme alla CNUPP. Relativamente all’Anno accademico 2022/2023 conta 22 studenti/esse (21M e 1F): 7 ospiti della Casa Circondariale di Uta, 11 ospiti della Casa di Reclusione di Massama (OR), 4 in misura alternativa. Cinque le Facoltà interessate: Ingegneria e Architettura; Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche; Studi Umanistici; Scienze; Medicina e Chirurgia. Un impegno costante in questi sei anni, coordinato dalla docente di psicologia criminale Cristina Cabras, delegata dal rettore fin dall’inizio di questa avventura. Tra gli obiettivi del Polo Universitario Penitenziario: attività di tutoraggio e orientamento; individuazione dei metodi di apprendimento; organizzazione di colloqui detenuti-docenti per la preparazione e il superamento degli esami; cicli di seminari. In altre parole e più in generale, tutto ciò che serve per garantire il diritto allo studio di persone in situazione di privazione di libertà personale; per ridurre il più possibile gli effetti della carcerazione e aumentare il benessere delle persone detenute; per promuovere interazioni positive dentro e fuori dal carcere.
Ringrazio il numero cospicuo di colleghe e colleghi – afferma la Cabras – sempre disponibili a portare dentro gli istituti penitenziari le loro ricerche. E’ un modo per tenere aperto un canale privilegiato tra carcere e università, creando spazi di stimolazione culturale, approccio critico, riflessione e interazione con le persone private della libertà, attivare interesse e curiosità verso il mondo scientifico, diffondere e condividere la cultura accademica al di fuori delle aule delle sedi universitarie.
Un lavoro che sa dare i suoi frutti: lo scorso 29 settembre il Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Cagliari ha festeggiato il suo primo laureato. Una laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, conseguita con una tesi dal titolo “I tre pilastri della sostenibilità: analisi teorica ed evidenze empiriche”. La cerimonia si è svolta nell’Istituto di pena di Massama (OR) alla presenza del Magnifico Rettore, della relatrice prof.ssa Daniela Pettinao, del Coordinatore del Corso di Studi prof. Patrizio Monfardini e della Commissione di laurea. Festa che è stata un punto di partenza e non certo di arrivo su una strada che resta piena d’insidie, non soltanto logistiche ma anche culturali. Comunque un modello da continuare a costruire per poter dire che, nonostante tutto, “ne è valsa la pena”.