Mitigare l’inquinamento da nitrati, attraverso soluzioni tecniche innovative, basate sulla natura e sostenibili. Questo l’obiettivo del progetto europeo NATMed – “Nature-based Solutions on existing infrastructures for resilient Water Management in the Mediterranean, che coinvolge anche un team del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR) dell’Ateneo.
Il progetto, partito nel 2023 e con durata triennale, punta a sviluppare, applicare e validare una serie di soluzioni tecniche basate sulla natura, da integrare dentro infrastrutture già esistenti di acque naturali e grigie per gestirle in modo più sostenibile e ridurne l’inquinamento, con benefici immediati sulle comunità e sui territori interessati.
Coordinato dalla Fundaciòn Cartif (Spagna), vede impegnati14 partner provenienti da 5 paesi (Spagna, Italia, Grecia, Turchia e Algeria). Nell’ambito del progetto, il DICAAR collabora con il Nucleo Ricerca Desertificazione dell’Università di Sassari (NRD-UNISS) all’implementazione delle attività di ricerca relative all’Area Forestale di Infiltrazione (AFI) nell’ambito del caso studio di Arborea.
Nell’agro della cittadina oristanese, un appezzamento di circa mezzo ettaro è stato sottoposto all’attività sperimentale, che prevede la ricarica della falda inquinata con acque di drenaggio, mediante un sistema di “trincee” drenanti e piante di eucalipti e pioppi. Sono questi ultimi, a depurare in modo naturale le acque, trattenendo parte dei nitrati presenti.
“I risultati, in termine di diminuzione della concentrazione di nitrati in falda, sono promettenti”, spiega Alberto Carletti, professore associato di geologia applicata del DICAAR, “la piante autoctone nell’appezzamento sono ancora giovani e vengono aiutate da un filtro naturale inserito da noi. Quando saranno ben sviluppate, svolgeranno l’opera di depurazione in modo del tutto autonomo, diventando delle autentiche trincee naturali. L’auspicio è di replicare questa tecnica naturale in aree più estese della piana di Arborea”.
La prossima settimana, un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria ambientale per lo sviluppo sostenibile parteciperà a una visita tecnica nel sito pilota dell’area forestale di infiltrazione di Arborea.