Pier Giuseppe Ledda, ricercatore di Meccanica dei fluidi al Laboratorio di idraulica e costruzioni idrauliche del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura, ha ricevuto lo scorso 28 giugno all’Università degli Studi di Trieste il prestigioso riconoscimento Junior Marchi Lecture, riservato ai ricercatori under 40 che si sono particolarmente distinti per la qualità e l’originalità delle loro ricerche nel campo dell’idraulica, dell’idrologia e delle costruzioni idrauliche e marittime.
La Junior Marchi Lecture è un evento organizzato dal Gruppo Italiano di Idraulica (GII) – l’associazione degli accademici italiani nel campo dell’ingegneria idraulica – con l’intento di promuovere lo scambio di conoscenze e i progressi nella scienza e nell’ingegneria idraulica.
Nella sua dissertazione, intitolata Low Reynolds number hydraulics: from everyday observations to biomedical and technological applications, Pier Giuseppe Ledda ha illustrato come le conoscenze della meccanica dei fluidi, derivate da semplici osservazioni quotidiane, possano essere applicate a diversi campi tecnici dell’ingegneria. Ad esempio, come lo studio dei semi di soffione trova applicazione nel monitoraggio ambientale, oppure come le gocce di rugiada che si formano sulle foglie offrono spunti preziosi nel campo della chirurgia oculare.
Giorgio Querzoli, docente di idraulica e responsabile scientifico del Laboratorio di idraulica e costruzioni idrauliche del DICAAR, esprime soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dal suo giovane ricercatore:
La Junior Marchi Lecture rappresenta un’opportunità per i giovani ricercatori di condividere le loro scoperte e idee con la comunità scientifica. Siamo orgogliosi che un giovane del nostro gruppo abbia ottenuto questo prestigioso riconoscimento. La presenza di giovani brillanti è un elemento essenziale per un costante miglioramento della qualità scientifica e della competitività del nostro Ateneo, e quanto avvenuto è una conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione.