La geofisica da elicottero

L'Università di Cagliari in prima linea nello studio delle risorse del sottosuolo

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L'elicottero con, in secondo piano, l’antenna elettromagnetica per le prospezioni geofisiche (campo volo di San Gavino Monreale)

Si è conclusa lo scorso 26 ottobre la fase di raccolta di dati elettromagnetici da elicottero prevista dal progetto GEO-CUBE: GEOphysics for the GEOthermal and GEOlogical characterization in the Campidano area”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e coordinato da Giulio Vignoli, docente di Geofisica applicata all’Università di Cagliari.

Sono stati circa 1000 i km lineari sorvolati nell’area del nord Campidano. I dati raccolti, una volta elaborati, permetteranno la ricostruzione tridimensionale della resistività elettrica del sottosuolo fino a una profondità di un centinaio di metri. Un punto di partenza fondamentale per capire e gestire al meglio e in maniera sostenibile le risorse del sottosuolo. Nello specifico, lo studio consentirà di verificare e quantificare il potenziale geotermico dell’area a nord di San Gavino Monreale e di ottimizzare l’utilizzo delle acque sotterranee.

Insieme a Vignoli, stanno contribuendo all’implementazione del progetto le docenti e i docenti Rosa Cidu, Stefano Columbu, Silvana Fais, Giorgio Ghiglieri, Gian Luigi Pillola, Paolo Valera, Stefania Da Pelo, Antonio Funedda e Fabrizio Cocco.

GEO-CUBE è parte di diverse iniziative che vedono coinvolta l’Università di Cagliari per lo studio degli acquiferi attraverso tecnologie geofisiche innovative. Da segnalare i progetti COST Action OFF-SOURCE e Interreg Italia-Croazia Most

Una mappa dei dati raccolti nelle vicinanze di San Gavino Monreal