L’Università che si apre al territorio, diventando uno spazio concreto di condivisione di valori e di esperienze tra le istituzioni e con la comunità. Allo stesso modo, la Costituzione e i suoi valori incentrati sulla persona, possono essere percepiti come ancora attuali per i giovani di oggi.
Di questo si è parlato questa mattina, nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile di Cagliari, alla presenza del Rettore Francesco Mola, dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Baturi, di Don Emanuele Menconcelli, direttore del College e di Carla Bisleri, Presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico del College Universitario di Sant’Efisio.
Partendo dai princìpi che guidarono i padri costituenti nella stesura della Carta Costituzionale, è stata riaffermata l’importanza di creare spazi fisici e luoghi reali in cui condividere esperienze e favorire il confronto, all’interno di una rete di relazioni ricca di valori profondi.
Dopo i saluti di Don Meconcelli, il Vescovo di Cagliari, Monsignor Baturi, ha ricordato come la nascita della Costituzione sia avvenuta in un periodo complesso per il nostro Paese, segnato dai traumi della guerra e dell’epoca fascista. Tuttavia, la visione unitaria di chi redasse quel documento si rivelò fondamentale per la ricostruzione e per il rilancio di un ethos comune in Italia. “Nei momenti di crisi,” ha proseguito Baturi, “avere l’ambizione di cambiare il mondo è un ideale che può nascere solo in un giovane, e l’Università è la fucina di questi talenti.”
Il Rettore Francesco Mola, nel ricordare che l’inaugurazione è anche un momento per rinnovare il patto di intenti tra l’Ateneo e le istituzioni, come il collegio universitario, ha sottolineato l’importanza dei luoghi fisici come spazi reali di condivisione:
Oggi si assiste a un tentativo di sminuire l’importanza dei luoghi fisici di incontro, come le università, che da sempre rappresentano spazi dove non ci si limita alla didattica, ma dove le persone crescono, si formano, sviluppano il pensiero critico e imparano a rispettare le idee altrui. Tuttavia, sembra esserci una corsa a trasformare l’università, la cultura, la ricerca e la scienza in semplici titoli di studio con valore legale, ottenibili anche attraverso modalità diverse da quelle tradizionali.
Siamo costantemente esposti al concetto di “inverno demografico.” Tuttavia, in un editoriale sul Corriere della Sera, il Rettore della Bocconi, Francesco Billari, osserva che nel 2030 il mondo raggiungerà il massimo storico di giovani sotto i 21 anni. Questa riflessione significa che se restiamo confinati in un’ottica ristretta e non riconosciamo che siamo un luogo di scambio e incontro, rischiamo di perdere l’opportunità di attrarre più persone nelle nostre Università. Ecco perché sono qui con entusiasmo: la nostra battaglia, condivisa con l’amministrazione regionale, è quella di ripensare gli spazi universitari per renderli più adatti a studenti e studentesse, cambiando il paradigma stesso dei luoghi di apprendimento. Una vera Università aperta è il luogo reale, e tutto ciò che la circonda deve trasformarsi in uno spazio di accoglienza. Come sistema, abbiamo il compito di guidare questa trasformazione, e con il Collegio siamo partner in un progetto ambizioso di interesse collettivo. Anche la CRUI sta mostrando un crescente interesse verso i Collegi di merito, promuovendo un progetto di rivisitazione dei protocolli di intesa per ampliare questa visione.
Alla cerimonia di inaugurazione è intervenuta la Giudice della Corte Costituzionale, Antonella Sciarrone Alibrandi, che, nel suo discorso sulla Costituzione, ha evidenziato come il testo sia incentrato sul valore della persona, intesa non più come individuo isolato e astratto, ma inserita in una rete di relazioni, con le proprie specificità e concretezza.
All’intervento della Giudice, ha fatto seguito un dibattito con studenti e studentesse presenti in sala sull’attualità del documento e sull’importanza di mantenere vivi i valori e i princìpi in esso contenuti.

