Giovanni Spano, nato a Ploaghe (SS) il 3 marzo 1803 e deceduto a Cagliari il 3 aprile 1878, è stato molte cose: canonico, linguista, archeologo, etnologo. Fu dal 1834 giovane docente all’Università di Cagliari in sacra scrittura e lingue orientali, diventò poi rettore dello stesso ateneo nel 1857 e mantenne l’incarico per oltre un decennio, fino al 1868. Ricoprì inoltre il ruolo di direttore del museo archeologico cagliaritano e della biblioteca universitaria, fu preside del liceo Dettori. Un erudito a tutto tondo di molte delle discipline attualmente ricomprese nella Facoltà di Studi Umanistici del nostro ateneo. Da citare, tra le sue tante opere, libri di grammatica e vocabolari della lingua lugodorese, una storia degli ebrei in Sardegna e uno studio sulle canzoni popolari dell’isola. Le sue spoglie sono conservate al cimitero di Bonaria, sulla tomba è impresso il motto Patriam dilexit, laboravit.
Lo scopo del convegno
Il convegno dedicato a Giovanni Spano, in programma il 3 e il 4 aprile alla Cittadella dei Musei in aula Coroneo, intende evidenziare il ruolo di pioniere del Canonico in molte delle discipline attualmente impartite nei corsi di laurea della Facoltà di Studi Umanistici di Cagliari. Si tratta di un momento conclusivo e di confronto tra numerosi studiosi di un più ampio progetto che ha preso il via nell’estate 2022 con le indagini condotte da Eleonora Todde, ricercatrice di Archivistica, all’archivio storico dell’ateneo.
In occasione del riordino del carteggio ottocenteseco – spiega la ricercatrice – è stata trovata la pratica relativa alla morte del canonico e al suo lascito teestamentario. L’importante documento pone in risalto il ruolo svolto dallo Spano per l’accrescimento delle collezioni artistiche, documentarie e librarie dell’ateneo. Grazie alle disposizioni del testamento olografo la biblioteca universitaria e l’allora museo di antichità, ora archeologico, ricevettero le lettere personali, gli autografi, i libri e le incisioni utilizzate dal generale Alberto Ferrero della Marmora per il suo volume “Itinéraire de l’ile de Sardaigne” e dallo Spano per il “Bollettino archeologico”.
L’altro aspetto al centro del convegno riguarda il rapporto tra Giovanni Spano e il patrimonio monumentale sardo, argomento oggetto degli studi della ricercatrice di Storia dell’arte medievale Nicoletta Usai, che afferma:
E’ fondamentale, per una migliore comprensione del presente, indagare gli anni e i personaggi che, tra Ottocento e primi del Novecento, hanno svolto un ruolo nella formazione della tutela e della cura dei monumenti isolani. La figura di Giovanni Spano, canonico del Capitolo metropolitano della cattedrale di Cagliari, docente e successivamente rettore dell’Università di Cagliari , incarna pienamente la figura di intellettuale i cui studi, ancora oggi, sono fondanti per lo sviluppo di numerose discipline di ambito umanistico
Due giorni di studi, 24 relatori
L’apertura dei lavori del convegno è fissata per le ore 10 di lunedì 3 aprile con i saluti istituzionali del rettore Francesco Mola, del direttore del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali Ignazio Putzu, del preside della Facoltà di Studi umanistici Antonello Mura e del preside della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna don Mario Farci.
Il convegno è articolato in quattro distinte sessioni: la prima è dedicata al rapporto di Spano con l’Università, la vita religiosa e la cultura non solo isolana ma internazionale; la seconda indaga il rapporto di Spano con l’archeologia, dalla preistoria all’epoca post-medievale; la terza è relativa alla salvaguardia dei monumenti e gli studi storico-artistici; la sessione conclusiva rende conto dei molteplici interessi del canonico, dalla linguistica alla canzone popolare. I 24 relatori permetteranno di tracciare un quadro esaustivo dei molteplici interessi dello Spano, tra cui lo studio della comunità ebraica in Sardegna già oggetto di un convegno di studi organizzato dalla Regione nel 2008. I contributi proposti nel corso del convegno verranno raccolti in un volume collettaneo.
Sarà possibile seguire l’evento, aperto a tutti, anche a distanza tramite la piattaforma Teams al link sottostante.
Per le studentesse e gli studenti: la partecipazione al convegno darà diritto a 1 CFU previa consegna di una preve relazione scritta su almeno due argomenti.