Ida Caria: la prima donna sarda docente in Ateneo

In occasione dell'8 marzo la storia della paleontologa di Meana Sardo che ottenne la cattedra nel 1958

3 minuti di lettura
Ida Caria e la sua tesi

Per celebrare la Giornata internazionale della donna, recuperiamo dall’Archivio storico dell’Università degli Studi di Cagliari, la storia della paleontologa Ida Caria, che il 26 febbraio 1958 diventò la prima donna sarda ad ottenere una cattedra nell’Ateneo cagliaritano nella facoltà di Ingegneria, nominata dall’allora Rettore Giuseppe Peretti.

Prima di lei, le altre cinque donne che avevano avuto un incarico di docenza nella Regia Università degli Studi di Cagliari arrivavano dalla Penisola: Pia Maria Nalli (Palermo), Cecilia Dentice di Accadia (Napoli), Rita Brunetti (Milano), Anna Maria Calvi (Torriano, PV), Olga Gogala (Rieti).

Ida Olga Maria Caria nacque a Meana Sardo il 22 agosto 1911, figlia dell’impiegato ferroviario Innocenzo Caria e di Marcella Meloni, entrambi nativi di Seui. Si iscrisse all’Università di Cagliari nell’anno accademico 1932-33, dopo aver conseguito il diploma al Liceo scientifico Carlo Sanna (oggi intitolato ad Antonio Pacinotti). Scelse la facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali, dove si laureò il 13 novembre 1936 con una tesi dal titolo “Osservazioni morfologiche sulla zona di Nurri”.

Dal 1° febbraio 1939, Ida Caria prestò servizio all’Università degli Studi di Cagliari come assistente volontaria. Il 29 ottobre dello stesso anno venne nominata assistente incaricata e il 1° giugno 1940 diventò assistente di ruolo. Nel dicembre del 1944 le venne conferita la qualifica di aiuto alla cattedra di Geologia e successivamente di Paleontologia nella facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali. Il 16 giugno 1952 ottenne la libera docenza in Paleontologia e, dall’anno accademico 1957-1958, insegnò la disciplina alla facoltà di Ingegneria.

Il conferimento incarico alla facoltà di Ingegneria (foto Archivio storico UniCa)

Il Rettore Giuseppe Peretti scrisse di lei in un attestato datato 16 luglio 1959:

La professoressa Caria ha dimostrato in questi corsi una encomiabile attività ed abilità didattica, svolgendo, oltre alle lezioni, anche numerose esercitazioni, tenute anche sul terreno. Ha inoltre avviato numerosi allievi alla ricerca di laboratorio e in campagna; i suoi allievi hanno dimostrato, sia agli esami, sia nello svolgimento di numerose tesi di laurea, di avere approfittato dei suoi insegnamenti. La professoressa Caria ha compiuto viaggi di studio a Losanna, Berna, Basilea, Vienna, ed ha compiuto numerose esplorazioni sul terreno di Sardegna.

La Caria dedicò grande attenzione allo studio della paleontologia della Sardegna, riordinò quanto era stato pubblicato sui fossili dell’Isola e da quel lavoro nacque l’idea di un catalogo illustrato. Purtroppo, i bombardamenti del febbraio 1943 colpirono anche l’Istituto di Geologia, distruggendo il materiale di studio. Riprese il lavoro interrotto nell’immediato dopoguerra, sino alla pubblicazione nel 1949 della sua opera più famosa, I fossili della Sardegna, un catalogo accurato che costituì la base per le ricerche paleontologiche in Sardegna di quel periodo.

Pubblicò inoltre numerosi lavori concentrandosi sui fossili miocenici. Il rinvenimento, da parte sua, del primo mammifero terrestre del Miocene sardo – l’Amphitragulus boulangeri – fu oggetto anche di una comunicazione all’Accademia dei Lincei.

Ida Caria muore a Cagliari il 12 settembre 1987 all’età di 76 anni. Ha lasciato ai posteri una cinquantina di pubblicazioni sia di carattere scientifico che divulgativo.

La scheda di Ida Caria conservata all’Archivio storico dell’Università degli Studi di Cagliari

Ida Caria (foto Archivio storico Università di Cagliari)