Favorire l’accesso e la partecipazione di donne e ragazze nel mondo della scienza, sradicare il divario di genere e incentivare la partecipazione delle ragazze alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics).
Con questo obiettivo, nel 2015, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
A dieci anni dalla sua istituzione, l’Università degli Studi di Cagliari celebra questa ricorrenza con una giornata dedicata alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori.
In collaborazione con il Piano Lauree Scientifiche e l’INFM, l’ateneo ha aperto le porte dei suoi laboratori di ricerca, offrendo a oltre 350 giovani delle scuole superiori l’opportunità di entrare in contatto con il mondo della ricerca e compiere scelte consapevoli per il loro futuro percorso universitario.














La manifestazione si è aperta nell’Aula Boscolo, con i saluti istituzionali di Valentina Onnis, prorettrice all’Orientamento, Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste, Fabrizio Floris, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna e Noemi Boldrini geologa e Business Development Manager presso EIT RAW MATERIALS, che ha tenuto una lezione plenaria che dal titolo: “The unknown unknowns: dove tutto è possibile”.
Gli studenti sono stati successivamente suddivisi in gruppi in base alla disciplina, dove hanno partecipato ad attività nei laboratori didattici e di ricerca, affiancati da ricercatori, dottorandi e dottorande. Qui hanno svolto esperimenti, dimostrazioni di laboratorio, giochi e molte altre attività.
Nel pomeriggio, l’evento si è concluso in Aula Boscolo con un dibattito sulle differenze di genere, coordinato da Susi Ronchi, a cui hanno preso parte la prorettrice Ester Cois, la docente di farmacologia e neuroscienziata Miriam Melis e Noemi Boldrini.
Ai nostri microfoni la geologa Noemi Boldrini: