L’Unesco ha promosso il sistema “acchiappabulli” nella Global List stilata dall’International Research Center on AI (Ircai), inserendolo tra i migliori progetti nello speciale elenco “Top100”. Durante un recente incontro a Palazzo Belgrano le congratulazioni del rettore Francesco Mola al professor Gian Luca Marcialis e ai giovani ricercatori che collaborano con lui agli studi di eccellenza nel laboratorio di Biometria del Diee.
BullyBuster utilizza l’intelligenza artificiale abbinata alla biometria comportamentale e alla crowd analysis per individuare automaticamente casi riconducibili a fenomemi di bullismo e cyberbullismo. Tutto è nato qualche anno fa, da un’idea dell’allora dottor Gian Luca Marcialis, oggi professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni, in forza al Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica di UniCa, fondatore e responsabile dell’Unità Biometria del PraLab (il Pattern Recognition and Applications Lab, diretto dal professor Fabio Roli). Un’idea, quella del sistema BullyBuster, poi sviluppata con successo insieme a colleghi ricercatori e specialisti degli atenei di Bari “Aldo Moro”, Foggia e Napoli “Federico II” (capofila), come raccontato nei precedenti articoli su UniCa.it. Una collaborazione scientifica di tipo multidisciplinare che, con il team di specialisti cagliaritani che collabora con Gian Luca Marcialis, coinvolge altri tre gruppi di ricerca con differenti competenze nei campi informatici, psicologici, linguistici e giuridici, guidati dai professori Carlo Sansone (principal investigator, UniNa), Donatella Curtotti (UniFg) e Donato Impedovo (UniBa).
Un nuovo riconoscimento internazionale per una ricerca scientifica di qualità, al servizio del territorio, dei cittadini e delle istituzioni
Mancano circa due mesi alla conclusione del progetto – finanziato nell’ambito del bando Prin 2017 – e per BullyBuster la bella notizia è l’inserimento ufficiale nella “Top 100 Global List of AI solutions for Sustainable Development Goals of United Nations”, elenco dei cento migliori progetti mondiali basati sull’intelligenza artificiale rispondenti agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Il riconoscimento è stato comunicato direttamente a Gian Luca Marcialis, vice-PI del progetto, da parte del professor John Shawe-Taylor, direttore Ircai e Chair “Artificial Intelligence” dell’Unesco.
L’interesse e la soddisfazione del magnifico rettore dell’Università di Cagliari
Recentemente il professor Marcialis è stato ricevuto dal rettore insieme ad una rappresentanza dello staff di ricerca. Nell’occasione, lo scorso 7 giugno, il professor Francesco Mola ha espresso grande interesse per il progetto BullyBuster, non solo per i risultati e riconoscimenti già ottenuti ma anche per i prossimi possibili sviluppi su scala internazionale. Durante l’incontro il numero uno dell’ateneo, oltre a complimentarsi con il team leader e i suoi collaboratori, si è rivolto ai giovani ricercatori e dottorandi che partecipano alla ricerca: “Gli anni di studio all’Università di Cagliari e l’esperienza nei laboratori del Diee con il professor Marcialis saranno certamente determinanti per trovare un vostro definitivo sbocco professionale. Guardatevi intorno – è l’esortazione di Francesco Mola – per cogliere tutte le opportunità che ci sono per ragazzi e ragazze come voi, ben preparati in un settore che offre infiniti campi di applicazione presenti e futuri”. Il rettore ha inoltre condiviso la propria soddisfazione per l’impegno di Gian Luca Marcialis nella formazione e valorizzazione di giovani eccellenze, uno dei punti strategici e fondamentali di UniCa, soffermandosi poi con curiosità scientifica sull’evoluzione delle tecnologie informatiche.
Al centro della foto qui a lato il rettore Francesco Mola con a fianco il professor Gian Luca Marcialis; da sinistra: Marco Micheletto (post-doc, già vincitore del premio migliori lauree di UniCa) e Giulia Orrù (RtdA dell’Unità e principale collaboratrice del prof. Marcialis); a destra Sara Concas (dottoranda al secondo anno, già premiata per il premio “Gianni Massa” del Corecom sul tema del cyberbullismo)
Il riconoscimento dell’Unesco si affianca a quello conseguito lo scorso anno, quando il progetto si è meritato l’inserimento nel “Maker Faire 10th Anniversary Book”, la fiera dell’intelligenza artificiale diffusa a livello europeo
TOP 100 GLOBAL LIST. La lista dei migliori progetti mondiali, che comprende progetti di 45 nazioni, è disponibile nel sito web Ircai e il progetto “BullyBuster”, in particolare, è presente in rapporto agli obiettivi Onu “Good health and well-being” e “Reduced inequality”. Al team multi-universitario è stato riconosciuto un significativo contributo volto al miglioramento delle condizioni di salute ed al benessere, nonché alla riduzione di situazioni di diseguaglianza, conseguenze tipiche degli scenari di bullismo e cyberbullismo. Il progetto si colloca così in una posizione di rilievo internazionale ed il recente riconoscimento si affianca a quello conseguito lo scorso anno, quando il progetto si è meritato l’inserimento nel “Maker Faire 10th Anniversary Book”, menzionato anche dal quotidiano La Repubblica.
BULLYBUSTER TOUR. Alla presentazione ufficiale della Global List Ircai/Unesco, nel corso di un meeting virtuale al quale hanno preso parte i professori Gian Luca Marcialis di UniCa e Carlo Sansone della “Federico II” di Napoli (PI del progetto), ha partecipato anche il presidente del consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, Lachezara Stoeva. Si tratta di un riconoscimento prestigioso a perché le soluzioni di intelligenza artificiale proposte dal team BullyBuster sono state giudicate promettenti dal comitato tecnico-scientifico dell’Ircai, con una ricaduta importante e positiva per tutta la società, in particolare per i ragazzi. Ed è proprio a loro che lo staff del progetto si è rivolto negli ultimi mesi, con la presentazione nelle scuole di Avellino, Quartu Sant’Elena e Napoli. Il progetto ha suscitato inoltre l’interesse del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Campania (per il quale lo staff aveva organizzato già l’anno scorso un webinar con la partecipazione di diversi dirigenti di istituti scolastici e dell’Ufficio scolastico regionale della Sardegna) che, nell’ambito dei cicli di aggiornamento, ha permesso al professor Marcialis di spiegare il progetto ad oltre cento fra dirigenti scolastici e referenti del cyberbullismo di tutta la Sardegna.
RISULTATI DEL PROGETTO. I team delle università coinvolte hanno sviluppato soluzioni per il rilevamento di azioni bullistiche e cyberbullistiche basate sull’intelligenza artificiale, con particolare riferimento a sistemi per l’identificazione di azioni di aggressione, accerchiamento ed isolamento fisico, nonché di diffusione di contenuti multimediali illeciti e diffamatori come “deep fake” (unità di Cagliari), aggressioni verbali in chat (unità di Bari), analisi dello stato d’animo durante la comunicazione via chat mediante dinamica della battitura (unità di Napoli “Federico II”). Questi tool sono stati integrati mediante un “cruscotto” a potenziale disposizione dei dirigenti scolastici, delle forze dell’ordine per il monitoraggio dei comportamenti nelle classi, sul breve, medio e lungo termine. Il cruscotto è in fase di perfezionamento e sarà presentato anche in esibizioni internazionali, fra le quali, la “Biometric Week” organizzata ogni anno a Darmstadt (Germania) dalla European Association for Biometrics (associazione europea che riunisce istituzioni scientifiche ed aziende internazionali nel ramo della sicurezza informatica biometrica e comportamentale che interloquisce con la relativa Commissione Europea), di cui l’Università di Cagliari – in particolare il Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, con il gruppo di ricerca del professor Marcialis – è membro fin dai tempi della fondazione (link: clicca qui per l’Eab-Rpc 2023, evento patrocinato dalla Commissione Europea).
COME FUNZIONA. Una semplice app installata nei cellulari o sui pc permette di segnalare, ad esempio, comportamenti, frasi, video, foto, interventi in chat o altro che possa essere ricondotto ad azioni di bullismo o cyberbullismo. Il sistema è in grado di rilevare autonomamente movimenti sospetti tra la folla, rivelare episodi di stalking e prepotenze, distinguere espressioni verbali e facciali aggressive (oppure casi di deep fake facciali, in immagini, foto o video, manipolate sostituendo i visi persone). D’altra parte le segnalazioni, in forma anonima, possono essere inserite nell’app direttamente da chi assiste o ha notizia di comportamenti anomali o contenuti multimediali illeciti. Le segnalazioni possono essere monitorate sui singoli device ed elaborate da un sistema di intelligenza artificiale in grado di allertare le famiglie, le autorità scolastiche e, nel caso, anche le forze dell’ordine. Il tutto è inoltre in grado di funzionare in modo completamente automatico e fungere quindi da sentinella h24 se interfacciato ad apparati di videosorveglianza (sia in luoghi aperti che chiusi) oppure se installato (allo stesso modo di un classico antivirus) su smartphone, tablet o computer in cui si utilizzano social network, siti e app di messaggistica, ecc…
FINANZIAMENTI PRIN. I quattro i gruppi di ricerca hanno usufruito del massimo finanziamento ammissibile da parte del Ministero della Ricerca. A fronte di un costo complessivo di 1.056.819,14 euro preventivato per l’intero progetto triennale, in accordo con le richieste dei singoli partner, a suo tempo sono stati concessi 222.481,00 euro all’Università di Bari, 195.576,00 euro all’Università di Cagliari, 185.545,00 euro all’Università di Foggia, 246.091,14 euro all’Università di Napoli “Federico II”.
Contatti e informazioni
SITO WEB
REFERENTI SCIENTIFICI
- Gian Luca Marcialis, marcialis@unica.it
- Donatella Curtotti, donatella.curtotti@unifg.it
- Donato Impedovo, donato.impedovo@uniba.it
- Carlo Sansone, carlosan@unina.it