Scuola e città: una mostra per raccontare l’edilizia scolastica

L'esposizione sarà visitabile all'Exma fino al 22 dicembre

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Mostra Scuola e Città

Lo spazio scolastico che diventa un luogo di condivisione culturale e progettuale, ribaltando il consueto paradigma oramai diffuso nell’immaginario collettivo che lega la scuola a meri luoghi di apprendimento.

Questo l’obiettivo della mostra- evento Scuola e città che sarà ospitata al Centro comunale d’arte Exma fino al 22 dicembre prossimo. Inaugurata venerdì 23, la mostra, composta da diverse esposizioni dedicate al rapporto tra edifici scolastici e città,  è il racconto di dieci anni di ricerca sul tema, sviluppata dal laboratorio ecourbanlab coordinato da Massimo Faiferri, docente dell’Università di Cagliari, all’interno delle due scuole di architettura del DICAAR dell’Università di Cagliari e del DADU dell’Università di Sassari.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di progettisti, esperti, istituzioni e studenti da ogni parte del mondo, che, grazie a momenti di confronto, convegni, mostre, workshop internazionali, attività didattiche e formative, hanno indagato i processi di ri-progettazione dello spazio scolastico inteso come spazio della quotidianità e come ambiente urbano di apprendimento.

L’iniziativa racchiude contributi di ricerca e di progetto, opere realizzate, sperimentazioni per la scuola di domani che stanno interessando da vicino il territorio della Sardegna e uno sguardo alle più interessanti esperienze in Europa e nel mondo.

All’interno dell’evento “Scuola e città” è organizzata anche la mostra “Cantiere Iscol@ Edilizia Scolastica in Sardegna: Progetti e Innovazioni”, promossa dall’Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, guidato dall’Assessora Ilaria Portas.

Massimo Faiferri, Ilaria Portas e Francesco Mola

L’esposizione illustra l’impegno della Regione per la creazione di spazi di apprendimento innovativi e funzionali attraverso una selezione di progetti, ricerche e sperimentazioni realizzate dal Progetto Iscol@ nel settore dell’edilizia scolastica in Sardegna.

Il rettore Francesco Mola, nei suoi saluti istituzionali ha voluto sottolineare l’importanza del cambio di paradigma rispetto al tradizionale concetto degli spazi di apprendimento.

Le attività che noi facciamo nelle università tradizionali, che sono così sotto attacco in questo periodo storico, sono quelle che dobbiamo difendere. E quello che mi ha colpito da quello che vedo in questa mostra, è che si parla di “ripensare gli spazi”. E ripensare i luoghi universitari parte da un cambio di paradigma. Prima l’università era un posto dove al centro c’era il docente, il suo studio, un’aula comoda da raggiungere per il docente e con tutta una serie di cose.

Adesso è il contrario. Adesso c’è un mondo che è cambiato. Vanno pensati gli spazi per gli studenti, dove noi dobbiamo fare lo sforzo di andare verso di loro. È importante che questo sforza si concentri a tutti i livelli. Perché intercettare il cambio dei bisogni è fondamentale. Per questo ho voluto un delegato agli spazi alla sostenibilità, il professor Carlo Atzeni, perché su certe cose credo che ci vogliano competenze.