Una delegazione dell’Università degli Studi di Cagliari, composta da Stefania Da Pelo e Claudio Arras, del dipartimento di Scienze chimiche e geologiche, si è recata nelle isole di Zanzibar nelle scorse settimane con l’obiettivo di conoscere e verificare lo stato delle risorse idriche sul suolo e le sue fonti. Sono state gettate le basi per un accordo con la State University of Zanzibar (SUZA), che consentirà lo scambio di docenti, studenti e personale tecnico amministrativo per condividere ricerche e buone pratiche.
La visita a Zanzibar – sottolineano Da Pelo e Arras – è stata effettuata con l’obiettivo di incontrare il gruppo di ricerca tecnico e scientifico SUZA, nonché i laboratori e le infrastrutture in loro possesso, così da aver un quadro più preciso circa la possibilità di esplorare la fattibilità di progetti di ricerca volti all’approfondimento delle conoscenze geologiche e idrogeologiche dell’arcipelago in un contesto di progressivo depauperamento delle risorse idriche sotterranee legato al crescente incremento demografico residente e stagionale dovuto al turismo. La richiesta di SUZA è anche quella di accompagnarli nella costruzione di competenze locali in campo geologico ed idrogeologico attraverso misure di capacity building, fino all’istituzione di corsi di laurea locali in geologia e ambiente.
Nel corso della visita, Stefania Da Pelo e Claudio Arras hanno avuto modo di compiere nell’isola di Unquja, la principale dell’arcipelago, diversi sopralluoghi nei siti dove la la Zanzibar Water Authority (ZAWA) – l’ente preposto a soddisfare la richiesta idropotabile di Zanzibar – effettua il prelievo delle acque sotterranee, il loro stoccaggio e i trattamenti di potabilizzazione.
Con il ministro dell’Acqua, dell’Energia e dei Minerali di Zanzibar, Shaib H. Kaduara, sono state discusse le principali problematiche ambientali legate al sovrasfruttamento della risorsa idrica sotterranea in un contesto come quello dell’arcipelago di Zanzibar, dove è forte il fenomeno dell’intrusione marina. Da Pelo e Arras hanno illustrato l’approccio metodologico sviluppato dal dipartimento di Scienze chimiche e geologiche per lo studio del sito di Muravera, soggetto anch’esso a fenomeni di intrusione marina.
Nella galleria fotografica, alcuni momenti della visita.





