Civiltà nuragica e intelligenza artificiale

UniCa partner del progetto Sardegna verso l'Unesco

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Nel percorso per portare i monumenti della civiltà nuragica all’interno del patrimonio universale dell’Unesco, l’Università di Cagliari mette in campo i suoi esperti nel settore tecnologico e paesaggistico.

Durante la conferenza dal titolo “Civiltà nuragica e Intelligenza Artificiale: dalle pietre alle reti neurali”, è stato infatti presentato il progetto EIA (Ecosistemi di Innovazione per l’Archeologia), introdotto e analizzato nell’occasione da Ivan Blečić docente del DICAAR (dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura) dell’Università di Cagliari, insieme a Massimo Deriu (ricercatore del CRS4).

Il tema della tecnologia e in particolare del ruolo dell’Intelligenza artificiale sono stati al centro della conferenza internazionale promossa dall’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” che si è svolta lo scorso venerdì a Sa Manifattura.

Esperti da tutto il mondo si sono confrontati sulle nuove sfide e opportunità offerte dall’IA che può diventare un alleato forte nello studio della civiltà nuragica e offrire nuove prospettive per la definizione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile della Sardegna. Una alleanza che si basa sulla forte sinergia tra partner istituzionali, universitari e di ricerca, con l’obbiettivo di valorizzare e tutelare il patrimonio archeologico e culturale della nostra regione.

Durante i saluti istituzionali il Rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola, ha sottolineato questa sinergia:

La nostra Università crede fortemente in questo progetto che prevede nel suo lungo percorso il contributo di colleghi e colleghe dell’Ateneo al servizio del territori Oggi parliamo di intelligenza artificiale che sembra un tema nuovo ma in realtà se ne parla dagli anni ’50. Come Ateneo abbiamo redatto le linee guida sull’so dell’IA per educare le persone all’utilizzo di questo strumento. Il ruolo dell’Università è quello di calarsi nella realtà per rendere le sua azioni di didattica più incisive.

Questo impegno si è concretizzato con l’attivazione, per la prima volta in Sardegna, di un corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni culturali (con sede didattica a Cagliari e tirocini a Barumini) nato con l’obiettivo di formare professionisti e professioniste che possano valorizzare e salvaguardare l’immenso patrimonio culturale della nostra isola.

Il nostro impegno come Ateneo è quello di essere a disposizione dell’Associazione, perché crediamo di poter essere più forti se lavoriamo insieme verso un obiettivo comune.

Alla conferenza ha partecipato anche Francesco Pigliaru, economista dell’Università di Cagliari e del CREnOS con un intervento dal titolo “IA: co-intelligenza. Qualche conclusione temporanea”.

Ai nostri microfoni Francesco Mola e Ivan Blečić: